Analisi computerizzata liquido seminale

Il nostro Laboratorio andrologico del Centro di PMA si avvale dell’ausilio di un software per l’analisi computerizzata degli spermatozoi: il Sistema SCA (Sperm Class Analyzer) è associato ad un sistema di rilevazione microscopica di ultima generazione in grado di ricavare immagini fotografiche estremamente dettagliate degli spermatozoi e di elaborare grafici di distribuzione che forniscono informazioni sullo stato morfo-funzionale degli spermatozoi.

Questo tipo di analisi non è comunemente disponibile in tutti i laboratori, ma ai fini diagnostici è considerata di fondamentale importanza, in associazione all’utilizzo di personale altamente qualificato, in quanto permette una valutazione precisa ed obiettiva della concentrazione degli spermatozoi, della loro cinetica e della morfologia, agevolando la standardizzazione di un esame il cui esito è notoriamente operatore-dipendente.

E’ importantissimo fare questo esame: da uno studio eseguito presso il Laboratorio del Centro di Andrologia di Pisa, confrontando i valori medi degli spermiogrammi degli esami odierni con quelli eseguiti venti anni orsono, è stato rilevato un marcato decremento sia a carico della concentrazione che della motilità e della morfologia spermatozoaria. Non è però solamente il trascorrere degli anni che comporta la riduzione della capacità riproduttiva, che stiamo osservando, ma è anche l’influenza combinata di molti fattori esterni presenti nel mondo che ci circonda.

L’aumento dell’infertilità maschile è imputabile infatti a tutto un insieme di cause, prima tra tutte quella ambientale (fattori legati all’inquinamento dell’ambiente in cui viviamo oggigiorno, le abitudini di vita alle quali la società odierna ci costringe). Un esempio per tutti, secondo alcuni scienziati, un danno al normale sviluppo delle cellule germinali maschili può derivare dall’esposizione in gravidanza della madre all’azione di ormoni estrogeni ambientali, esposizione a cui tutti possiamo essere sottoposti consumando cibi trattati con tali sostanze. Un altro fattore è, senz’altro, l’avanzata età in cui le coppie giungono al matrimonio, dettata da esigenze di tipo socio-economico: in mancanza di un’adeguata opera di prevenzione. questa condizione amplifica difficoltà riproduttive che in età più giovanile potrebbero essere tranquillamente superate. Infine, è innegabile che stiamo assistendo ad una recrudescenza di molte forme di patologia dell’apparato riproduttivo maschile, in primo luogo di quelle flogistiche-infettive legate alle mutate abitudini sessuali di oggi.

E’ importantissimo fare questo esame: da uno studio eseguito presso il Laboratorio del Centro di Andrologia di Pisa, confrontando i valori medi degli spermiogrammi degli esami odierni con quelli eseguiti venti anni orsono, è stato rilevato un marcato decremento sia a carico della concentrazione che della motilità e della morfologia spermatozoaria. Non è però solamente il trascorrere degli anni che comporta la riduzione della capacità riproduttiva, che stiamo osservando, ma è anche l’influenza combinata di molti fattori esterni presenti nel mondo che ci circonda.

L’aumento dell’infertilità maschile è imputabile infatti a tutto un insieme di cause, prima tra tutte quella ambientale (fattori legati all’inquinamento dell’ambiente in cui viviamo oggigiorno, le abitudini di vita alle quali la società odierna ci costringe). Un esempio per tutti, secondo alcuni scienziati, un danno al normale sviluppo delle cellule germinali maschili può derivare dall’esposizione in gravidanza della madre all’azione di ormoni estrogeni ambientali, esposizione a cui tutti possiamo essere sottoposti consumando cibi trattati con tali sostanze. Un altro fattore è, senz’altro, l’avanzata età in cui le coppie giungono al matrimonio, dettata da esigenze di tipo socio-economico: in mancanza di un’adeguata opera di prevenzione. questa condizione amplifica difficoltà riproduttive che in età più giovanile potrebbero essere tranquillamente superate. Infine, è innegabile che stiamo assistendo ad una recrudescenza di molte forme di patologia dell’apparato riproduttivo maschile, in primo luogo di quelle flogistiche-infettive legate alle mutate abitudini sessuali di oggi.

TEST DI CAPACITAZIONE O PROVE DI CAPACITAZIONE

La definizione più precisa di questa indagine è “test di preparazione in vitro del liquido seminale”. Si tratta di un esame che riproduce in vitro i cambiamenti molecolari e cellulari necessari affinché lo spermatozoo riesca a fecondare l’ovocita.

Tale test consente di selezionare tra tutta la popolazione di spermatozoi quelli con la motilità e morfologia migliori e di attivarne la capacitazione.

Il liquido seminale può essere trattato:

  • Swim-up (migrazione ascendente)
  • Separazione su gradiente di densità

Il risultato del test di capacitazione è fondamentale per verificare quale sia la reale frazione di spermatozoi di un campione di liquido seminale in grado di attivarsi e di partecipare al processo della fertilizzazione vero e proprio, sia in vivo che in vitro: è quindi un indicatore fondamentale del potenziale fertilizzante maschile ed aiuta nella scelta del tipo di tecnica di inseminazione più appropriata in un ciclo PMA (Fivet convenzionale o ICSI).