Cardiologia pediatrica



La Cardiologia pediatrica svolge attività di diagnosi e trattamento delle cardiopatie infantili, dall’età prenatale all’età del giovane adulto, sia congenite che acquisite, disturbi del ritmo cardiaco, interessamento cardiovascolare nelle varie forme di malattie sistemiche.

La valutazione cardiologica di un bambino si serve degli stessi mezzi diagnostici utilizzati nell’età adulta. È fondamentale approcciare correttamente il bambino, che, specie nei primi anni di vita, può essere spaventato dalla visita, e per niente “disponibile” alle manovre, peraltro assolutamente non dolorose, a cui deve essere sottoposto. Questo richiede esperienza, e naturalmente conoscenza specifica delle cardiopatie infantili.

La visita prevede la valutazione clinica completa, che comprende una attenta ascoltazione del cuore, nelle condizioni più basali possibili. A questa seguono l’elettrocardiogramma, eseguito nel bambino più piccolo con elettrodi adatti, e l’ecocardiogramma. Quest’ultimo è un completamento fondamentale dello studio del bambino di qualunque età e ha, grazie alle macchine di ultima generazione utilizzabili, un alto livello di accuratezza.

Le tre indagini (visita, elettrocardiogramma, ecocardiogramma) sono di regola sufficienti a formulare una diagnosi corretta dei difetti cardiaci congeniti, evitando nella maggior parte dei casi indagini più invasive e potenzialmente più rischiose.

L’ecocardiografia fetale

Circa il 2% di tutti i nati vivi ha una malformazione strutturale già presente in utero, e molte possono essere scoperte con gli ultrasuoni; circa il 25% di queste malformazioni sono cardiache. Per tali motivi lo studio approfondito del cuore fetale è suggerito, di solito dall’ecografista ostetrico, ad un gruppo selezionato di gravide con precisi fattori di rischio, individuati e stabiliti ormai da alcuni decenni.
Talvolta è semplicemente difficile, per motivi materni o di posizione fetale, visualizzare correttamente il cuore, che misura, all’epoca della diagnosi morfologica classica, poco più di un centimetro. L’individuazione del tipo di cardiopatia e della sua gravità saranno il cardine della condotta ostetrica.
Non è quasi mai indicato alcun trattamento dei difetti cardiaci in utero, ma la programmazione del parto in sicurezza e nelle strutture dove opera personale esperto e dedicato può fare la differenza nella storia clinica del nascituro.

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