Terapia del dolore
A cura del Dott. Maurizio Barca
Risorsa supplementare a disposizione di chi non trova rimedio per i propri dolori.
Sempre più spesso anche da noi si parla di Centri per la Terapia del Dolore. L’interesse e le aspettative tra i pazienti sono grandi, perché il problema del dolore non controllato, indipendentemente dalle possibili cause, è molto frequente. Al di là dei notevoli progressi della medicina il trattamento del dolore resta però ancora un campo difficile e talvolta frustrante; è dunque importante capire quali sono le possibilità di trattamento disponibili, rispettivamente capire che tipo di aiuto può fornire un Centro per la Terapia del Dolore.
Cos’è la terapia del dolore?
Il dolore è in primo luogo un sintomo di malattia, che i medici di tutte le specialità trattano curandone la causa. Quando quest’ultima non può essere curata il trattamento si concentra sul sintomo dolore, cercando di ridurne l’intensità e limitarne gli effetti negativi sulla vita di tutti i giorni. In primo luogo vengono presi in considerazione i trattamenti per bocca con farmaci antidolore (analgesici semplici come l’Aspirina, eventualmente combinati con analgesici potenti come la Morfina e i suoi derivati); a questi trattamenti medicamentosi si aggiungono, a seconda dei casi, l’utilizzo di farmaci ad azione locale (pomate o cerotti anti-infiammatori), quello di farmaci cosiddetti adiuvanti (rilassanti muscolari, sedativi, ecc.), la fisioterapia, l’eventuale impiego di stimolatori elettrici da applicare sulla pelle (TENS), cosi come l’agopuntura e un sostegno psicologico adeguato.
Quando queste scelte terapeutiche si rivelano insufficienti oppure causano effetti collaterali intollerabili, si può in certi casi ricorrere ancora a terapie particolari e meno note, praticate da medici specializzati.
Quali sono le tecniche specialistiche che si sono dimostrate realmente efficaci nel trattamento del dolore?
Numerose sono le tecniche specifiche contro il dolore delle quali si legge nei mass media; tra queste solo poche possono essere considerate valide sulla base degli studi scientifici eseguiti e delle esperienze raccolte. L’iniezione mirata di derivati del Cortisone per ridurre le reazioni infiammatorie dolorose a livello delle grosse articolazioni oppure della colonna vertebrale, può essere considerata una soluzione rapidamente efficace, per quanto di durata non sempre prolungata.
La somministrazione di derivati del Cortisone a livello delle radici nervose permette per esempio di controllare i dolori generati da un’ernia discale di fresca apparizione, ma può anche risultare utile nei pazienti con dolori alle gambe dovuti ad un canale spinale stretto.
Le iniezioni vengono talvolta eseguite sotto controllo radiologico per consentire una più precisa somministrazione del farmaco e si praticano solitamente senza ricorrere al ricovero del paziente.
La somministrazione mirata di anestetici locali o sostanze neurolitiche su alcune strutture del sistema neurovegetativo (per esempio il ganglio stellato al collo oppure i gangli para-lombari) consente di controllare i dolori e talvolta di influire positivamente sul decorso di patologie come l’algodistrofia o i disturbi non operabili della circolazione del sangue.
Un’altra tecnica basata sull’esatta introduzioni di aghi nelle immediate vicinanze di specifiche strutture nervose è rappresentata dai trattamenti di denervazione tramite radiofrequenza delle articolazioni intervertebrali. Queste ultime in una percentuale rilevante di pazienti sono alla base di importanti dolori lombari o cervicali irradianti nelle estremità; i trattamenti con radiofrequenza si sono dimostrati molto efficaci in questi casi e possono essere eseguiti in modo ambulatoriale.
Nei pazienti con osteoporosi severa, un’altra metodica che permette il controllo del dolore, da crolli vertebrali, è la cifoplastica. Questa tecnica mini-invasiva, comporta l’iniezione di cemento nel corpo vertebrale permettendo la riduzione della frattura e la solidificazione vertebrale. La cifoplastica, associata alla terapia medica osteoprotettiva, è alla base del trattamento dell’osteoporosi severa.
Per l’ernia del disco la metodica mini-invasiva permette l’aspirazione dell’ernia attraverso una canula sottile sotto guida rx.
Metodi più all’avanguardia come l’impianto di elettrodi o di cateteri all’interno del canale spinale (rispettivamente per l’applicazione di stimolazioni elettriche o per l’infusione di farmaci analgesici) per quanto assai impegnativi possono essere considerati come una risorsa valida per il trattamento di dolori altrimenti non controllabili apparsi dopo interventi chirurgici alla schiena, oppure anche in certi casi di dolore neuropatico alle estremità, oppure cefalea intrattabile o incontinenza urinaria e/o fecale e dolore pelvico. In questi casi l’efficacia del metodo viene testata durante un periodo di prova prima di procedere con l’impianto sotto la pelle di un dispositivo definitivo (rispettivamente batteria o serbatoio per i farmaci).
È ben chiaro che il cammino verso l’identificazione dello schema di trattamento ottimale parte sempre dalle opzioni terapeutiche più semplici e segue le caratteristiche individuali del paziente così come l’evoluzione del suo caso.
Una metodica non invasiva come le onde acustiche è estremamente efficace per le tendinopatie come quelle che generano dolori alle articolazioni (ad esempio spalla, piedi gomiti caviglie e diverse altre).
Cosa offre un Centro per la Terapia del Dolore? Al di là delle differenti possibilità tecniche offerte dai diversi centri, l’offerta senz’altro più importante consiste nella presa a carico globale e multidisciplinare delle problematiche del paziente, questo significa che al paziente sofferente non viene offerta unicamente una prestazione isolata, ma piuttosto una valutazione della sua intera problematica dal punto di vista di diverse specialità mediche.
Va sottolineato il fatto che nella maggior parte dei casi un unico gesto terapeutico non permette di risolvere tutti i problemi del paziente; un approccio ad ampio respiro con obiettivi magari limitati, ma ragionevoli, offre per contro maggiori garanzie di successo.
I Centri di Terapia del Dolore sono dunque in primo luogo centri di consultazione per la ricerca della migliore soluzione terapeutica possibile in collaborazione con i medici curanti.
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Indicazioni Cliniche
Alcune delle patologie di pertinenza della Terapia Antalgica sono:
- Artrosi
- Cefalea
- Nevralgia del Trigemino
- Lombalgia
- Protrusioni/Ernie
- Vasculopatie Periferiche
- Sindrome postlaminectomia in operati di ernia del disco
- Crolli Vertebrali
- Neuropatie Periferiche
- Cistite Interstiziale
- Dolore Pelvico
- Vulvodinia
- Vulvovestibolite
- Disfunzioni Vescicali (Incontinenza Urinaria e/o Fecale)
- Distrofia simpatico riflessa causalgia (crps tipo 1 e 2)
- Dolore Neoplastico
- Fibromailgia
- Sindrome da Stanchezza Cronica
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Procedure
Il Dott. Maurizio Barca esegue, per il trattamento di patologie dolorose, le seguenti procedure:
- Inquadramento diagnostico, preventivo e terapeutico della osteoporosi post-menopausale.
- Impianto di cateteri venosi centrali Groshong e collegati a Port
- Cifoplastica: Trattamento mini-invasivo delle complicanze della osteoporosi severa (riduzione con sollevamento e fissazione con cemento del corpo vertebrale crollato)
- Diagnostica e trattamento del dolore rachideo:
- Infiltrazioni, sotto guida fluoroscopica, periradicolari, in condizioni di protrusione ed erniazioni discali, o delle articolazioni zigoapofisarie; decompressione discale in situazioni di bulging.
- Infiltrazione diagnostica e successiva neuro-modulazione, con radiofrequenza pulsata, della branca mediale del nervo realtivo alle articolazioni zigoapofisarie (faccette vertebrali ad esempio in condizioni di scoliosi e osteoartrite secondaria, cervicale e lombare)
- Trattamento antalgico, con elettrocateteri rimovibili, di neuro-modulazione, elettrica e farmacologica, di radici spinali, sofferenti in pazienti che hanno subito interventi chirurgici al rachide.
- Trattamento con radiofrequenza continua delle branche del trigemino per nevralgia dello stesso
- Trattamenti antalgici di stimolazione midollare e/o sottocutanea con elettrocateteri, collegati a generatori di impulsi “pace-maker” sottocutanei, post interventi neurochirurgici o nell’angina o nella vascolopatia periferica o nell’incontinenza urinaria o fecale e nella cefalea.
- Trattamento antalgico con impianto di pompa interna con catetere intratecale per infusione farmacologica continua
- Trattamento antalgico con impianto di cateteri peridurali o perinervosi per infusione continua di farmaci analgesici in situazioni di dolore cronico o per analgesia in riabilitazioni.
- Trattamento mini-invasivo di ernia discale: aspirazione, via canula inserita nel disco, di ernia discale e inserimento di soft gel.
- Trattamento della sindrome da canale spinale stretto con presidi, a posizionamento percutaneo, di distanziamento vertebrale.
- Trattamento delle cefalee mediante blocco del ganglio sfenopalatino, del nervo grande occipitale e faccettette vertebrali cervicali mediante radiofrequenza pulsata o mediante elettrostimolazione sottocutanea del nervo occipitale.
- Infiltrazioni intraarticolari: Spalla, ginocchio, caviglia, anca, piccole articolazioni.
- Trattamento dei dolori perineali mediante trattamento a livello del nervo pudendo
- Trattamenti infiltrativi in condizioni di contratture muscolari (trigger points e tender points)